E siamo arrivati, di settimana in settimana, all’ultima variazione cromatica con la quale si è illuminata , da lunedì , la facciata del palazzo comunale di Bardolino.
Arancione.
Colore che simboleggia la creatività, che infonde energia , che rinforza la volontà e libera gli impulsi costruttivi e artistici. L’arancione è armonia e connessione tra anima e corpo.
Questo colore rappresenta anche una fonte di nutrimento per l’uomo che e’ il sole , senza il quale non ci sarebbe vita. Il suo arancione splendente rappresenta la nascita di un nuovo giorno e la fine di un altro.
Arancione a simbolo di un nuovo giorno che rinasce dopo la fase buia del lockdown.
Abbiamo iniziato a muovere i primi passi verso un ritorno alla ” normalità “.Ma questi mesi di isolamento sociale e di interruzione di molte attività lavorative hanno avuto un forte impatto psicologico su una buona parte della popolazione. E’ , però, arrivato il momento di ripartire…. di colorarsi ” virtualmente ” di arancione e di riprendere a desiderare di vivere , pur con tutte le precauzioni del caso.
E’ naturale avere un pò di paura del mondo esterno. Ma l’importante è non rimanere bloccati dall’ ansia di quello che c’è “fuori.”
Questa paura nasce da una reazione psicologica che compare quando si rimane chiusi per molto tempo in un ambiente …è ” la sindrome della capanna “, come è capitato ai cercatori d’oro nell’ America dei primi del 900.
La reclusione può creare una sorta di pigrizia mentale.Il cervello è plastico e se si adatta a vivere tra le pareti domestiche , restringe gli spazi anche dal punto di vista visivo e la mente si modella su un mondo più limitato. Ed allora può prevalere maggiormente il bisogno di difendersi che quello di assaporare la libertà.
E invece bisogna andare . E’ il tempo di uscire.
Lo sanno bene le famiglie che in maniera egregia hanno sopportato il carico della istruzione scolastica e della mancanza di socializzazione dei propri figli , ancor di più se uno di loro aveva un ” bisogno speciale “,come pure tutte le
persone anziane costrette ad una solitudine forzata alimentata dalla costante paura di essere una fascia ” a rischio ” per la pandemia in corso.
Ripartiamo dai sogni , dalle passioni , dalla voglia di ” incontrarsi con gli occhi ” non potendo farlo scaldandoci in un abbraccio.
Avremo tutti bisogno di essere rieducati non solo da un punto di vista igienico -sanitario ma anche alla socialità e alle relazioni.
Siamo stati abituati , da sempre , ad accogliere il corpo dell’altro attraverso una stretta di mano, un abbraccio , un bacio ora dovremo, invece , imparare a distanziarlo. Finchè tutto sarà passato.
Ce la faremo se saremo capaci di riappropriarci di quel grande sogno che e’ la nostra vita , ognuno come può per quello che può.
The Way….la strada …una strada dove convergono esigenze , rispetto, bellezza , arte ,desideri, ambizioni , coraggio .
Un immenso oceano a cui guardare e da cui pescare , con forza, ogni ipotesi di rinascita .
Questa e’ l’ultima newsletter del venerdi.
E’ nata, con l’inizio del lockdown, con il proposito di farci compagnia , di tenere viva quella comunicazione tra cittadini e istituzioni , non potendo piu’ trovarci nei luoghi dove abitualmente scambiavamo idee, cultura , socialità.
Ora riprenderemo ad incontrarci ,se pur a distanza ,ma guardandoci negli occhi.
E sarà un nuovo autentico umanesimo che ci porterà ad un ritrovato benessere.
Ringrazio il ” Circolo Anziani ” nella veste del Prof. Gallina che con i suoi contributi letterari ha alimentato le nostre conoscenze e della Sig.ra Claire Sargint che con le sue recensioni cinematografiche ci ha proposto una selezione di film ad alto livello.
Un plauso va alla Bardolino top che con l’ausilio della Metro Srl ha realizzato le illuminazioni settimanali del palazzo comunale.
Qualche piccolo imput culturale sarà mantenuto nella newsletter del mercoledi’.
Buona partenza a tutti
Assessorato alla Cultura Comune di Bardolino
RIFLESSIONI SUL VALORE DELLE PERSONE: Suggerimenti letterari proposti dal Circolo Anziani Bardolino.
“Abbiamo attraversato giorni di cristianesimo per certi aspetti nudo, in cui l’essenziale non sono stati i riti, ma il rimanere a tu per tu con il Signore nella stanza della nostra coscienza, con tutti i nostri dubbi, le nostre crisi, la paura della fine e dell’ignoto. Tuttavia, grazie al virus, forse siamo stati costretti a guardarci dentro, a renderci conto di aver vissuto con avidità, a prendere atto di non essere migliori degli altri, a ripensare il nostro essere cristiani che con la stessa facilità dei discepoli si inginocchia e dubita.
Forse ci è stata data un’opportunità per riscoprire che il vero culto offerto e gradito a Dio, non sono semplicemente le nostre candele, le nostre abitudini religiose e meccaniche, ma la nostra vita. Anche a noi, con le stesse fragilità dei discepoli, Gesù dice: “andate e fate discepoli tutti i popoli, (…) insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato”. Non ci manda a insegnare i comandamenti e neppure ci ordina di osservarli. E’ davvero facile trasmettere nozioni, ancora più facile dare ordini.
Ma la vera missione è trasmettere per contagio evangelico vita e vicinanza umana, fiducia e speranza gratuita. Egli ci manda per asciugare le lacrime e incoraggiare chi ha paura della vita, ci chiede di spezzare il pane con chi ha fame e di ascoltare le sue ferite, di annunciare che la felicità che viene dalle cose ha i piedi di argilla e che la vera gioia non è un sogno…
Come riprenderemo a vivere?
Con la consapevolezza dei nostri limiti e con la posizione di chi, davanti a Signore, continuerà a prostrarsi e a dubitare.
Perché non esiste vera fede senza dubbi”.
Prof. Sergio Gaburro
Pontificia Università Lateranense
UN BUON LIBRO…
Libera la tua immaginazione tra le pagine di un libro e guarda il link
GJAMIN-A: Un omaggio a tutte le donne tratto dallo spettacolo che si sarebbe dovuto tenere in occasione della Festa della Donna al Teatro Corallo (evento annullato causa emergenza Covid-19).
link: https://youtu.be/-9LwxMUhxW4
GREST ESTIVO:
Nuove modalità per l’attività estiva dei bambini edizione 2020: i genitori sono invitati a compilare il seguente questionario ENTRO MERCOLEDì 3 GIUGNO
cliccando il link:
Vi chiediamo di condividere il messaggio a tutti i possibili interessati per avere una mappatura significativa dei bisogni del territorio che saranno integrati con le linee guida nazionali.
Grazie della collaborazione.
Gli educatori del Servizio Educativo Territoriale
2 GIUGNO FESTA DELLA REPUBBLICA:
In occasione della Festa della Repubblica la facciata del Municipio di Bardolino sarà illuminata con i colori della bandiera italiana da sabato 30 maggio a martedì 2 giugno.
La Festa della Repubblica ; il 2 giugno, e’ una giornata celebrativa nazionale istituita per ricordare la nascita della Repubblica Italiana .
Si festeggia ogni anno il 2 giugno , data del referendum istituzionale del 1946 quando gli italiani scelsero , dopo 85 anni di regno della dinastia dei Savoia, di far diventare l’ Italia una Repubblica costituzionale abolendo la monarchia
Quest’ anno il Presidente Mattarella in occasione della celebrazione del 2 giugno ,si rechera’ in visita privata a Codogno dove ha avuto inizio l’emergenza coronavirus nel nostro paese. Il consueto concerto presso i giardini del Quirinale sarà eseguito in ricordo delle vittime della pandemia.
La Festa della Repubblica , mai come quest’anno , rappresenta una occasione per dimostrare , senza sfarzi e solennità, di quale coraggio e forza e’ dotato il popolo italiano.
Il paese e’ stato sottoposto per oltre tre mesi all’attacco di un nemico invisibile che ha lasciato sul campo morti e sofferenza.
Ma ha saputo reagire con forza, disciplina e grande spirito di sacrificio , esprimendo una infinita resilienza e solidarietà.
Viva l’Italia
Buona festa della Repubblica a tutti dall’ Amministrazione comunale di Bardolino
ITALIA: L’Italia: il Paese più bello del mondo.
Guarda al link
LA MUSICA CHE UNISCE: Più di 50 artisti italiani si sono uniti, durante il lockdown, per cantare una grande hit di Rino Gaetano: “ma il cielo è sempre più blu”, una delle canzoni che gli italiani hanno scelto di cantare dai balconi di tutt’Italia e che ci ha fatto sentire tutti più uniti, tutti sotto un’unica bandiera, la nostra bandiera.